Rieducazione funzionale in campo

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2023

La rieducazione motoria rappresenta l’ultima fase del percorso riabilitativo.
Grazie ai principi dell’allenamento, il paziente viene accompagnato verso il completo recupero funzionale.
L’attività viene adattata sia al paziente sportivo che dilettante, permette di recuperare le funzionalità perse dopo l’infortunio come le gestualità sport-specifiche e le normali attività quotidiane.
Durante la fase riabilitativa si generano una serie di meccanismi difensivi che possono permanere a lungo e aumentare il rischio di recidive future.
Il nostro team di rieducatori segue quotidianamente il paziente in campo, servendosi di un’attenta gestione dei carichi di lavoro e somministrando esercitazioni specifiche, fa sì che si riacquisiscano sia le normali funzionalità motorie, che la sicurezza e la fiducia nel praticare le precedenti attività.
L’obiettivo di questa fase riabilitativa è il ripristino delle qualità fisiche, nello specifico:

  • riacquistare l’elasticità, la coordinazione e l’equilibrio del sistema muscolo tendineo
  • raggiungere un buon livello di condizionamento fisico e neuromuscolare
  • riacquisire una funzionale simmetria tra i due arti sia in termini di coordinazione che di lavoro muscolare
  • garantire un ritorno all’attività fisica con un supporto psico-fisico eccellente

Grazie a circuiti di propriocezione dinamica, a percorsi di reclutamento neuromotorio e ad esercitazioni allenanti correlate alle gestualità sport-specifiche, si riescono a raggiungere ed a soddisfare i precedenti obiettivi.
Nell’ambito di questo percorso rieducativo, si ripristina un corretto schema di movimento attraverso un programma personalizzato e progressivo, che porti l’atleta-paziente ad un’esatta percezione del proprio corpo, ristabilendo così i corretti equilibri funzionali, attraverso un ottimo schema motorio, atteggiamento posturale e stato psico-fisico.

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